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L'educazione dei giovani in assenza di punti di riferimento etici condivisi

Giovedì Lunedì 23 ottobre 2000, alle h 21, si sono riuniti i soci del Centro Nuovo Umanesimo.

All'inizio dell'incontro si discutono questioni organizzative legate alle future eventuali iniziative che il Centro potrà intraprendere.

Vengono poi date indicazioni per le letture per l'incontro del mese di novembre che avrà come tema "La secolarizzazione e la morte di Dio".

Si passa quindi a discutere quanto contenuto nelle pagine tratte dal libro di E. Morin, La testa ben fatta , R. Cortina Editore, di cui si era data indicazione nel corso dell'incontro del mese di settembre. Dalla lettura dei brani emerge che l'iper-specializzazione, caratteristica del mondo contemporaneo, non consente di affrontare la complessità della realtà e che sarebbe necessaria una nuova visione centrata sull'uomo che unisca le discipline scientifiche e quelle umanistiche nella ricerca comune di una nuova visione del mondo che possa riempire questo senso di "vuoto" della realtà contemporanea.

Oggi il "nulla" sembra invadere ogni aspetto della vita quotidiana, ed è forse funzionale al nostro sistema economico, visto che si tende a riempirlo non con dei valori, ma con l'acquisto di oggetti spesso futili e superflui.
Sorge a questo punto il problema dell'eticità del mercato, soprattutto considerando che l'etica è strettamente collegata al senso della responsabilità.

Si risponde dei propri comportamenti quando si sa cosa è bene e cosa è male, che cosa è corretto e che cosa è trasgressione. Ma i giovani di queste generazioni non sono stati educati in questo senso. Tutto è bene, per loro, raramente hanno trovato negli adulti freni chiari e dei "no" consapevoli. Anche perché l'incertezza culturale e etica dell'Occidente manca di punti fermi e parametri condivisi.

A questo si collegano una lettera a Montanelli pubblicata sul Correre della Sera di sabato 21 ottobre 2000. "I veri responsabili-Ragazzi maleducati" che pone l'accento sul fatto che i veri responsabili della maleducazione dei figli sono i genitori , e una recensione al libro di Giuliana Ukmar, "Se mi vuoi bene dimmi di no", nella quale, l'autore, Giorgio Ragazzini, pone due questioni rilevanti, ovvero quali siano le origini dell'onnipotenza di alcuni bambini e perché i bambini onnipotenti stiano male.

Dalla lettura di questi due testi emerge la necessità di saper dire di "no" e di dare regole ferme, perché stabilire una regola e non farla rispettare crea nel bambino un senso di insicurezza ancora maggiore.

Al termine della discussione viene confermata la data del prossimo incontro a lunedì 20 novembre 2000 e viene fissato a lunedì 11 dicembre 2000 quello successivo.

L'incontro si conclude alle h 23 circa.